Giulia Crimaldi
25 ottobre – 9 novembrebre 2024
Da martedì a sabato, 10:00-13:00 e 14:00-18:00
Inaugurazione: venerdì 25 ottobre ore 17:00
LE DECLINAZIONI PITTORICHE DI GIULIA CRIMALDI TRA POP ART E IPERREALISMO
Capacità interpretativa, ironia e tendenza ad andare oltre il visibile sono le caratteristiche che più contraddistinguono Giulia Crimaldi, tanto quanto una forte attitudine al colore, come se esso stesso fosse un protagonista imprescindibile di tutto ciò che può rendere l’esistenza più piena, più stimolante, è quasi un invito a uscire dal buio degli sfondi di cui spesso si avvale per mostrare le vere sfumature, la reale personalità fatta di un caleidoscopio di aspetti che devono necessariamente essere liberati per far sì che la personalità si manifesti in tutta la pienezza. In qualche modo dunque la sua pittura diviene metafora dell’esistenza dell’uomo contemporaneo che troppo frequentemente tende a silenziare una parte di sé per piacere agli altri, per essere accettato da una società troppo selettiva, mentre al contrario tutto ciò di cui c’è bisogno è di ritrovare il coraggio di essere se stesso, accogliendo l’esortazione che fuoriesce dalle grandi e coinvolgenti opere dell’artista in cui ogni minima sfumatura, ogni tonalità va a descrivere proprio quel nascosto che a uno sguardo attento e profondo non può sfuggire. È molto particolare l’attitudine al ritratto di creature marine, pesci…
«Adoro farlo; ogni pesce ha un nome proprio che gli attribuisco guardandolo, il ricordo di una persona, l’evocazione di qualcosa. Ho deciso di usare tutti i lati della tela, perché così non mi costringo
all’interno di un perimetro; i miei pesci sono quelli semplici dei banchi e dei mercati ma nuovamente salvi, iridescenti dai riflessi di un mondo vivo che li circonda, nuovamente a nuotare in un nero assoluto che per me vuol dire infinito. Cos’è per me dipingere? Non è una domanda facile, ma di certo racchiude una serie di importanti concetti, Libertà, Viaggio, Potere creativo, Dominanza del mezzo pittorico, Espressione (non esprimo volentieri a parole ma le immagini le sento mie), Comunicazione, Dedica, Dono, Rinascita, Passione. Potrei andare avanti all’infinito esplorando tutta la tavolozza dei concetti, ma credo che questi bastino».
La scelta del figurativo e della natura morta in particolare, la mette continuamente alla prova sia con se stessa che con la realtà. Osserva gli oggetti, interviene su di essi e modifica dei dettagli nel tentativo di stupire e di stupirsi. Per questo mette in posa la natura: dipinge fiori, frutta, pesci, libri, ritratti, ambienti, senza alcun ordine gerarchico, ne cattura particolari e dettagli, anche quelli che normalmente non notiamo, rendendoli visibili. Anzi preciso intento di Giulia Crimaldi è perfezionare quello che, secondo il suo senso estetico, non corrisponde alla sua idea di armonia nella composizione, alla sua percezione di equilibrio tra le forme e soprattutto di rispetto dell’ordine.
Il suo è un lavoro paziente e solitario concentrato sull’arte di dipingere. La cura del dettaglio e della composizione, la naturalezza della pennellata sottolineano la padronanza della tecnica pittorica, che è sicuramente un dono, ma anche tanto studio, ricerca e lavoro. Giulia Crimaldi domina il mezzo pittorico con rara padronanza: il segno è preciso, la pennellata decisa, il colore vivo. La luce, soprattutto nelle nature morte colpisce i soggetti allontanandoli dal fondo quasi sempre nero. L’amore per i colori saturi e caldi, per la luce forte e avvolgente instilla nelle forme descritte quel particolare senso di vitalità che ci incanta.
Nel ciclo dei pesci, i #fishkiss, ci stupiamo per i colori blu, giallo, arancio, rosa, rosso e le sfumature con cui descrive nei particolari ogni singolo esemplare, cui offre anche un nome proprio, indicando così la sua familiarità con ognuno di essi. Il suo sguardo si concentra e il pesce diventa il protagonista assoluto della scena: Wanda, Vladi, Jasper, Roscoe, Boniek, Lutezia ci colpiscono per la loro viva presenza, li vediamo prendere forma e dare vita a un gruppo vivacissimo, movimentato, allegro, impertinente.
Una ricerca costante di nuovi soggetti, scorci e ambienti, permette a Giulia Crimaldi di continuare a sperimentare e di assecondare il proprio immaginario creativo.
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