Curatore: Emanuele Horodniceanu
18 dicembre 2015 – 5 gennaio 2016
Inaugurazione: venerdì 18 dicembre 2015 ore 17-19
Ruotare, tra pensieri ed emozioni. Azionare la materia. Muoversi, tra segno, colore e quant’altro serva alla rappresentazione del visibile e del nascosto. Cinque roteazioni che attraversano luoghi fisici e mentali: la Venezia violata (Boldrin), le mappe nostalgiche (Puppi), le pareti precarie (Luger), la natura energetica (Berardinelli), il paesaggio fantastico (Boschin). Percorsi che si snodano tra suggestioni grafiche e pittoriche, equilibrio e gestualità, ricerca di un passaggio tra il vedere e il sentire, di uno spazio per i sentimenti e i movimenti…
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Artisti: Lodovico Berardinelli Galvagna, Sergio Boldrin, Mauro Boschin, Doris Luger, Massimo Puppi
LODOVICO BERARDINELLI GALVAGNA
Vivere e dipingere la natura non da spettatore ma sentendosi parte della sua forza e vitalità liberando sulla tela gesti di colore, macchie e segni che seguono il moto inarrestabile di una rigenerazione, di una continua ri-creazione. “Perché rappresento la natura in modo astratto? In natura, non esiste simbologia, la natura è flusso continuo di pura energia che attraversa la materia”. Così Lodovico Berardinelli parla della sua opera, di una via all’astrazione con la quale mette in scena, con “equilibrio gestuale”, il macro e micro mondo che lo circonda. Lodovico Berardinelli è nato a Cortina d’Ampezzo (Bl) e cresce in una famiglia nella quale l’arte, da generazioni, è di casa. Dopo il diploma al Liceo Artistico di Venezia, prosegue la sua formazione all’Università dell’Arte di Venezia, all’Accademia di Belle Arti e alla Scuola di Arti e Mestieri di Vicenza. Per diversi anni ha partecipato alle attività espositive del Circolo Artistico Piranesi di Mogliano Veneto. Vive e lavora a Treviso.
lodovico701968@libero.it 349-5990583
MAURO BOSCHIN
Dipingere come volare, trascinato dal vento di un sogno che porta con sé case e alberi, nuvole e persone, fiori e folletti, grandi lune e grandi piogge… Il colore irrequieto, dinamico attraversa la natura, la rivive in una chagalliana visione interiore che libera fantasie, memorie, sentimenti. Mauro Boschin è nato a Noale, nella terraferma veneziana. Appassionato di pittura sin da giovanissimo, trova una solida formazione nella “bottega” di due artisti veneziani, Valeria Rambelli e Ottone Marabini, dove apprende la preparazione dei colori e delle tele e le varie tecniche pittoriche. Artista schivo che vive la sua pittura come gesto emotivo, negli ultimi anni ha diradato la sua attività espositiva. Tra le sue mostre quelle alla Galery Fleury di Lione (con la quale ha collaborato per vari anni) e la personale presso la sede del Parlamento Europeo di Strasburgo. Vive e lavora a Venezia.
mboschin@gmail.com 391-4377468
MASSIMO PUPPI
E’ viaggio all’insegna della nostalgia, quello di Massimo Puppi, che, partendo dalla sua laguna, va alla riconquista di una provenienza, dell’essenza e della certezza dell’uomo e delle cose, degli sguardi e dei sentimenti. Con la pittura, il disegno, gli inserti fotografici, gli oggetti di ieri, percorre territori figurativi e concettuali agitati da una gioiosa tensione interiore, mettendo assieme gestualità e organizzazione quasi geometrica degli spazi, colore e alfabeto grafico. Massimo Puppi è nato a Venezia. La sua formazione inizia all’Istituto d’Arte dei Carmini e prosegue alla Scuola Internazionale di Grafica con Riccardo Licata e quindi l’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove frequenta il corso di pittura di Emilio Vedova. La sua prima uscita espositiva personale è del 1973 con una mostra alla galleria Segno Grafico. Vive e lavora a Venezia.
elisapuppi@hotmail.com 340-9055957
SERGIO BOLDRIN
Osservare la città, con gli occhi di una maschera-giullare malinconica che ha visto (e vede) smarrirsi il suo Carnevale ma, soprattutto, la sua Venezia. Una pittura di denuncia che si manifesta attraverso inquiete e inquietanti pennellate che percuotono le architetture cittadine, le stravolgono, le verticalizzano a farne quasi plastiche archeologiche memorie di una necropoli senza colore. Sergio Boldrin, veneziano, maestro di maschere d’autore, da trent’anni opera nel suo laboratorio ai piedi del ponte di Rialto, osservatorio ideale per veder scorrere il degrado e annotare la lenta fine di quella che era una città. Ha lavorato per il cinema, basti citare la collaborazione con Stanley Kubrick, per il teatro e la moda, é conosciuto a livello internazionale, le sue maschere sono presenti in collezioni di tutto il mondo. Un’attività artigianale “ludica” che si accompagna alla sua ricerca pittorica. Vive e lavora a Venezia.
sergioboldrin1@virgilio.it 041-5223857
“Pareti” – 5 quadri disegnati (2014)
Pittura e disegno sono qui veicolo di emozione e pensiero, trame di improvvise e oblique visioni. In “pareti”, cinque quadri disegnati, gesti e movimenti si ribaltano in equilibri precari: si rappresenta qualcosa tra caos ed emozione pensabile, nello spazio fuggevole ed instabile dove i segni si organizzano e si fanno a tratti riconoscibili. Sono abbozzi di “pareti” che formano esperienze di cambio, per dar vita a mutazioni, creando così punti vibranti, come a voler riflettere un “mondo” destinato all’altrove. Ci troviamo dinanzi ad una serie di forme le quali si rompono in frammenti per poi ricompattarsi. Il segno veloce si avvicina alla tela depositando cellule, mattoni, monadi, colte nell’attimo in cui si stanno sdoppiando, frammentandosi.