Ismael de Anda III & Eugene Ahn
a cura di Camilla Boemio
Evento: mercoledì 3 Luglio, 2024 dalle ore 17.00 alle 22.00
La galleria artespaziotempo è lieta di presentare un evento di un giorno con gli artisti Californiani Ismael de Anda III e Eugene Ahn, con la curatela di Camilla Boemio.
Venezia è anche chiamata la Città dei Ponti. Un ponte è una struttura costruita per superare un ostacolo fisico, costruito allo scopo di fornire il passaggio sopra l’ostacolo, altrimenti difficile o impossibile da superare.
Bridges Edges è un’installazione video interattiva, a tiratura limitata, di un giorno, che incorpora immagini delle città natali negli Stati Uniti di de Anda e Ahn, in prossimità di specchi d’acqua collegati da ponti. Gli attraversamenti di de Anda sono lungo il Messico dal Texas attraverso il fiume Rio Grande e il Rio Bravo, quelli di Ahn dal Golden Gate Bridge vicino a San Francisco su uno stretto che collega San Francisco all’Oceano Pacifico; così come il percorso di vari ponti negli Stati Uniti. Le immagini video di questi ponti si fondono con le riprese in time-lapse dei pedoni che attraversano e abitano i ponti di Venezia e vengono proiettate lungo il corridoio/passaggio della galleria artespaziotempo.
I due artisti hanno realizzato nel 2022 Mestizo Dispossessed, un’installazione che utilizza la tecnologia digitale indagando le nozioni di territorializzazione riterritorializzazione deterritorializzazione, che ha fatto parte del programma seminale di ricerca di Pera + Flora + Fauna: The Story of Indigenousness and the Ownership of History, Evento Collaterale ufficiale della 59°La Biennale Arte di Venezia; commissionato da PORT e dal governo dello stato di Perak, in Malesia.
Breve bio:
Ismael de Anda III è nato a El Paso, in Texas, lavora e vive a Los Angeles. Utilizza pratiche mutanti, tra cui i collage di foto digitali, il disegno, la pittura, la scultura, l’installazione e i progetti interattivi specifici per il luogo nel quale espone. Il lavoro di Ismael de Anda III è fortemente ispirato dalla sua educazione pluralistica nella quale convergono gli Stati Uniti e il vicino Messico. Ha esposto le sue opere a livello internazionale tra cui: Studio Channels Islands Art Center, a Camarillo in California; AOC F58 Galleria Bruno Lisi, a Roma; QIPO 2024 art fair in Messico City; Casa Versalles a Juàrez; Estacíon Arte Contemporáneo, a Chihuahua, in Messico; Gallery70 a Tirana, in Albania; Galleria Rankka ad Helsinki; Supermarket 2022 Art Fair a Stoccolma; Torrance Art Museum nella baia a sud di Los Angeles, Lux Art Institute e Durden and Ray, a Los Angeles. Recentemente de Anda ha partecipato a diverse mostre virtuali e drive-thru online. Le lezioni del suo lavoro includono la Conferenza internazionale sui tessuti e l’abbigliamento del 2020 e come artista in visita per CalArts e il Los Angeles City College nel 2021. De Anda ha ricevuto una borsa di studio per gli artisti visivi della California Community Foundation. Spesso le opere di de Anda sono site-specific, ispirate dalle comunità nelle quali vengono create, con l’utilizzo di materiali di provenienza locale.
Eugene Ahn vive e lavora a Los Angeles. Ahn esplora le intersezioni tra materiale e virtuale creando sistemi ed esperienze che mettono in discussione i modi di percepire, pensare ed essere. Il suo lavoro è interattivo, coinvolgente e personale, con un approccio interdisciplinare nel quale tenta di comprendere e criticare le norme da una posizione olistica.
Sfruttando la logica, la matematica, la storia e il mito, Ahn cerca di riprogettare l’incontro con il visivo, il testuale, l’architettura, l’oggetto, Internet e la stessa nozione di idea.
Per più di due decenni come architetto dell’informazione e sviluppatore web, Ahn ha creato soluzioni di gestione dei contenuti per le arti e l’istruzione, supportato campagne di marketing di album musicali per l’industria discografica e creando software per la gestione della produzione globale della catena di approvvigionamento nell’industria manifatturiera dell’abbigliamento. Ha creato una tecnologia basata sul web per fornire strumenti di pubblicazione e collaborazione da e per i giovani e per la diaspora globale degli sfruttati e delle vittime, inclusi gli orfani dell’HIV/AIDS e i sopravvissuti alla guerra.
Curator:
Camilla Boemio è curatrice di ricerca, e scrittrice d’arte; è associata all’AICA (International Art Critics) e all’IKT (International). Il suo lavoro si concentra sui sistemi interdisciplinari da una prospettiva femminista intersezionale, con particolare attenzione ai sistemi sociali e ad altre ecologie. Ogni progetto è un viaggio, una traiettoria nella quale muoversi attraverso temi di analisi diversi; i suoi recenti progetti curatoriali di indagine sul corpo includono: la mostra di Jérôme Chazeix: The coat of hipness (materiali velati) curata per AltaRoma2020 da Label201 (2020); Zoè Gruni: Motherboard alla Galleria Il Ponte, Firenze (2023).Nel 2022 è stata curatrice associata di Pera + Flora + Fauna: The Story of Indigenousness and theOwnership of History, alla 59° Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia, Il Latte deiSogni. Nel 2016 è stata la curatrice di Diminished Capacity, il primo padiglione nazionale della Nigeria alla XV Mostra Internazionale di Architettura La Biennale di Venezia, con il titolo Reporting from the Front; nel 2013 è stata curatrice associata di Portable Nation. Disappearance As Work in progress – Approaches toEcological Romanticism, il padiglione nazionale delle Maldive alla 55° Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia, dal titolo Il Palazzo Enciclopedico. Nel 2018; ha preso parte al progetto Vending Venice Machine alla Tate Liverpool.